Finale |
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La vita non va presa troppo sul serio. |
Specie quella degli altri. |
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Volersi bene |
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Bisogna volersi bene. |
E io mi adoro. |
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Vuoto a perdere |
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Quest'anno mi sono messo a dieta e ho fatto molto sport. |
Così potrò restituire il vuoto in buono stato. |
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Ultime notizie |
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Berlusconi ha detto che la magistratura è un'associazione a
delinquere. |
Protestano le associazioni a
delinquere. |
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Detto popolare |
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Chi trova un amico trova
un tesoro. |
Ma chi trova un tesoro poi trova tanti amici. |
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Oroscopi |
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A vent'anni si cerca
sull'oroscopo la parte riguardante l'amore. |
A quaranta il lavoro. |
A sessanta la salute. |
Ad ottanta non si leggono più gli oroscopi, ma si va
direttamente alla pagina dei necrologi. |
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Donne e amore |
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Molti si chiedono perché
molte donne si sposano con uomini molto più anziani e malridotti. |
Il motivo è semplice. |
Agli albori della civiltà
la donna cercava nell'uomo chi potesse proteggere la prole e procurare il
cibo. |
Quindi cercava uomini giovani e forti. |
Oggi la protezione è data dai soldi e dal potere. |
Insomma non è cambiato nulla. La donna ha sempre bisogno del
protettore. |
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Amicizia |
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Lui è un vero amico.
Abbiamo sempre condiviso tutto. Anche una donna. |
La mia. |
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Il canto dell’Africa di Karen
Blixen |
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Io conosco il canto
dell’Africa, |
della giraffa e della luna nuova africana |
distesa sul suo dorso, |
degli aratri nei campi e delle raccoglitrici |
sudate nei campi di Caffè. |
Ma l’Africa conosce il mio Canto? |
L’aria sulla pianura fremerà a un colore |
che io ho avuto su di me? |
E i bambini inventeranno un gioco |
nel quale ci sia il mio nome? |
O la luna piena farà un’ombra sulla ghiaia del viale |
che mi assomigli? |
E le aquile sulle colline Ngong |
guarderanno se ci sono? |
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Il dubbio |
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In questi ultimi anni ho fatto del volontariato: |
mi sono occupato molto del
Dipartimento di Chimica. |
Ma è volontariato o
accanimento terapeutico? |
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Unversità 1 |
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Il problema dell'università non è la fuga dei cervelli,
ma la fuga del cervello, nel senso che molti cervelli sono fuggiti, ma i
corpi sono rimasti qui. |
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ll lavoro |
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Io cerco di svolgere il mio lavoro al meglio, ma spesso
ho come la sensazione di stare a lucidare gli ottoni sul Titanic. |
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Studenti |
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Il livello degli studenti scende sempre più in basso. |
Ormai sono quasi peggiori dei professori. |
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Professori |
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Si discute molto se mantenere in servizio i professori
fino a 72, 75 anni o anche di più. |
Io vorrei guardare oltre. |
Propongo di
trasformare i sotterranei del dipartimento in cripta e assegnare la posizione
e dimensione dei loculi secondo uno stretto criterio meritocratico. |
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Detto popolare |
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A tavola non si invecchia. |
Perché si muore giovani. |
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Fede e ragione |
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Secondo il Cristianesimo
gli animali, al contrario degli uomini, non hanno un’anima. |
Secondo le teorie evoluzionistiche l’uomo discende dagli animali
e questo è stato un processo senza discontinuità. |
La domanda è: quando gli è
arrivata l’anima? |
Secondo me le due cose
sono inconciliabili. |
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Due modi di fare festa |
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Squillino le trombe e trombino le squillo! |
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Università 2 |
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A chi mi chiede cosa penso
dell’Università, rispondo che il mio sentimento è quello che si prova per un
caro estinto. |
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Citazioni |
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Oggi ho fatto la sesta coronarografia e messo il sesto
stent. |
Forse non sarò citato
nei libri fisica, ma sicuramente in quelli di medicina. |
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Donazioni |
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Ho sempre in tasca il consenso alla donazione degli
organi. |
Dopo aver messo il sesto stent forse dovrei revocarlo. |
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Dieta |
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Nelle diete non bisogna avere fretta. |
Io fra 20 anni sarò
pelle e ossa. Forse anche prima. |
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Italia |
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Stiamo tutti sulla stessa
barca. Il Titanic! |
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Per un’amica |
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Ti ho tenuta per mano oggi
sul prato. |
E tu ridevi, ridevi, ridevi. |
Forse eravamo felici. |
Ti ho tenuta per mano, ma tu non lo sai. |
Perché oggi sul prato ero solo. |
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Juvenilia |
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L’antra serata alla
televisione |
te vedetti un cantante americano che si mise ad urlare una
canzone |
der suo paese. |
E ner sentilla me rivenne in core |
la figura de ‘na messicana |
ch’ebbi compagna in mezzo a ‘na buriana de gente |
l’estate scorsa in de la cost’azzura. |
Me ritornò alla mente er tempo ormai passato. |
Me parve risentì quelle parole |
Sussurrate de notte, ar chiar di luna |
oppuro ar sole. |
T’amo |
Te vojo bene |
Scrivimi amore. |
Ma sta sicura ch’appena che ritorno |
te mando un litterone lungo lungo |
che pe leggerlo tutto te ce volesse armeno armeno un giorno. |
Tanti ne so’ passati ormai de giorni |
e quella lettera io non l’ho più vista |
e lei nemmanco, a quanto m’ariguarda. |
Me ne sto a Roma, ho perso l’indirizzo |
e lei a Parigi, quasi de sicuro |
avrà trovato ‘n’antro omo amico, ar quale nello scuro della
notte |
je ripete quelle stesse parole che a frotte diceva puro a me, |
quand’eravamo insieme. |
Chissà se ormai la rivedrò. |
Forse che si o forse puro no. |
Forse te l’arincontro un giorno in carrozzella, |
aritondetta e co’ le lenti agli occhi, |
seguita da ’no stuolo di marmocchi, |
che va a vedesse Roma quant’è bella. |
E la città, dar Palatino ar colle der Gianicolo, |
osserva, strizza gli occhi, ammicca e ride |
come pe’ fa capì che lei di storie come queste |
n’ha viste tante e tante in vita sua. |
Ma in fonno in fonno lei ce se diverte, |
je serve insomma pe’ passà ‘n po’ d’ore |
in de l’eternità del suo splendore. |
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